La dipendenza da internet

 

In questo articolo parlerò di uno strumento che tutti, chi più chi meno, utilizziamo quotidianamente: internet.

Esso viene definito uno strumento rivoluzionario in quanto ha trasformato profondamente la nostra società, in particolar modo le relazioni. Da un lato, ha migliorato la rapidità delle comunicazioni, dall’altro, può impoverire la complessità delle relazioni “reali”. Un uso smodato di questo strumento, però, può arrivare ad influenzare negativamente la vita di una persona.

Nei casi estremi, l’utilizzo di internet pervade quasi completamente la vita quotidiana della persona, così che si possa parlare di vera e propria dipendenza. Nel 1995 Ivan Goldberg, a questo proposito, coniò il termine “internet addiction” definendo in tal modo un uso mal adattivo dello strumento, che comprende un cambiamento nelle aree di vita più importanti (lavorativa, amicale, scolastica…). In questo caso, internet acquisisce nella vita della persona un’importanza centrale, a discapito delle altre aree, che ne vengono danneggiate. Si può parlare di addiction quando la maggior parte del tempo e delle energie viene spesa nell’utilizzo di internet. Inoltre, la persona manifesta comportamenti irritabili ed umore negativo qualora ne venisse privata.

Perché internet può creare dipendenza?

Alla base di questa addiction vi sono tre fattori:

  1. La facilità di accesso per ottenere una rapida gratificazione del bisogno. Oggigiorno, infatti, si è costantemente connessi, tanto che molte città e negozi hanno abilitato il wi-fi gratuito in alcune zone.
  2. L’elevato grado di controllo che il soggetto può assumere sulle attività online  induce un senso di onnipotenza. Esso, tuttavia, è virtuale, non reale. In altre parole, nel mondo virtuale il soggetto può autodeterminarsi decidendo di volta in volta chi e come essere, senza limiti legati alla sua persona “reale”.
  3. La grande quantità e varietà di stimoli e contenuti che si possono trovare su internet. Esse portano le persone a sperimentare un elevato livello di eccitabilità, che può provocare anch’esso dipendenza.

Sintomi:

Vediamo ora alcuni “sintomi” di questa dipendenza:

  • Preoccupazione, agitazione psicomotoria e/o pensieri ossessivi su cosa accada online (“chissà se mi sto perdendo qualche novità”, “devo rileggere la chat”);
  • Bisogno di aumentare il tempo da dedicare ad internet per raggiungere un grado di soddisfazione sempre maggiore;
  • Ripetuti sforzi falliti nel limitare l’uso di internet;
  • Quando l’uso di internet è limitato si sperimenta un senso di irritabilità, instabilità emotiva o depressione;
  • Passare online più tempo di quanto precedentemente deciso;
  • Malesseri fisici per il tempo eccessivo passato davanti allo schermo (emicrania, dolori muscolari, stress oculare);
  • Mettere a rischio lavoro o relazioni importanti per passare più tempo online;
  • Mentire agli altri riguardo al tempo passato su internet;
  • Usare internet come strumento per ridurre il senso di solitudine o la tristezza.

Infine, la dipendenza da internet può essere generica, oppure specifica per un dato aspetto della vita virtuale. Ad esempio, ci sono persone che possono essere definite dipendenti da: scommesse online, sesso online, chat, shopping online o giochi virtuali.

Come si può combattere?

Questo disturbo si può affrontare con l’aiuto di uno specialista che conduca l’utente a comprendere la situazione e, pian piano, ad estirpare la dipendenza. Sarebbe utile capire cosa rappresenta internet per la persona, quanto tempo gli dedica e che sensazioni prova quando è online. Si potrebbe anche utilizzare un approccio di gruppo, in cui i membri si possano confrontare e condividere la loro esperienza.

Sarebbe importante, inoltre, lavorare in ambito preventivo con interventi psico-pedagogici mirati e strutturati. Un buon inizio sarebbe potenziare le life skills dei partecipanti, per incrementarne le abilità relazionali e personali. E’ stato dimostrato, infatti, come molte persone dipendenti da internet abbiano difficoltà a relazionarsi nella vita reale. Inoltre, spesso questa dipendenza è legata a problemi di autostima. Pertanto, in questi casi, sarebbe ottimale potenziare le qualità dell’individuo. Ciò farebbe in modo che non si rivolga eccessivamente al mondo virtuale per creare relazioni o soddisfare bisogni che non riesce a soddisfare nel mondo “reale”.

 

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