Arrivano gli…smombies!

 

Sebbene il titolo possa apparire divertente, il fenomeno che rappresenta non lo è. Anzi, potrebbe addirittura preoccupare.

Il termine Smombie è stato coniato nel 2008 in Germania unendo le parole “smartphone” e “zombie”. Esso denota le persone che vanno in giro con gli occhi attaccati al display del cellulare, ignari di cosa gli succeda intorno. Il fenomeno è preoccupante in quanto la dipendenza da smartphone influenza la propria e l’altrui salute. E’ molto comune, infatti, trovare persone che, pur di rispondere tempestivamente ad un messaggio, non fanno caso ai pericoli in cui potrebbero incorrere per strada.

E’ importante sottolineare che, sebbene spesso la dipendenza da dispositivi mobili sia attribuita ai giovani, nessuna età ne è immune.

Come evitare la pericolosità di questo comportamento?

Per dare un’idea della pericolosità di questi atteggiamenti, riporto qui alcune cifre. Nel 2017, in Corea del Sud,  i pedoni morti a causa di disattenzioni dovute all’uso dello smartphone per strada sono stati oltre 1.600.

Per combattere questi tragici eventi alcuni paesi hanno deciso di avviare alcuni progetti:

  • Sud Corea: sistema di allerta per chi cammina con il cellulare in mano nei pressi degli attraversamenti pedonali. Sia automobilisti che pedoni, avvicinandosi alle strisce, riceveranno un avviso sul loro smartphone tramite un’app, che li avviserà di prestare attenzione alla strada per il tempo necessario.
  • Xian, Cina: corsie sperimentali sui marciapiedi per pedoni con cellulare in mano.
  • Bolzano: i pali della luce sono rivestiti con un’imbottitura per prevenire eventuali impatti.
  • Colonia, Berlino: semafori “visuali” a terra, ovvero luci pedonali a livello della strada che segnalano la posizione del semaforo (verde, giallo, rosso), cosicché gli smombies, vedendo le luci per terra, possano capire se muoversi oppure no.
  • Usa: in alcune città gli autobus, tramite un suono, annunciano la loro presenza ai pedoni distratti.

Lo psicologo può aiutare?

Decisamente si, soprattutto nei casi estremi di questa dipendenza. Il trattamento si potrebbe condurre sia individualmente che in gruppo, confrontando così diverse realtà ed esperienze. Spesso, infatti, condividere il proprio vissuto con altre persone può ampliare i punti di vista dei partecipanti, operando così un cambiamento profondo che si ripercuoterà sulla vita quotidiana. Ovviamente nel caso degli smombies non si avrà come obiettivo primario l’astensione totale da ogni dispositivo elettronico, ma ci si focalizzerà sulla possibilità di non esserne completamente dipendente. L’obiettivo ultimo sarà quello di evitare la compromissione di vari ambiti di vita (relazioni, lavoro, scuola, tempo libero) che in precedenza erano in gran parte dedicati all’attività online.

 

 

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